Di altri campi è il grano. Mangeremo senza guardare il piatto, a fianchi cinti e con le mani protese verso l’altro. Ci si domanderà, in quel giorno, perché dissetarsi con il sangue di chi accanto a noi giace. Oh, tremula carne! E ignara terra che apri e chiudi le tue sentenze senza più alcun riguardo. Col pane azzimo tra le labbra noi attenderemo, alla mensa dei poveri e dei trasparenti, che il chicco di grano non ancora caduto e già calpestato dia il suo frutto, nella valle del giudizio, quando vedremo tornare i figli dei nostri figli tra le braccia dei loro padri, e dei padri dei nostri padri. E benedetto. Potente e benedetto colui che ci disseta col suo sangue. E che accanto a noi giace. Oh, tremula carne! E ignara terra che apri e chiudi le tue sentenze senza più alcun riguardo.
(24/04/2025)