Giuseppe (Sotto un cielo che piangeva stelle e carestia)
Non avrei mai potuto immaginare che mi odiavano fin da desiderare la mia morte. Io, ultimo figlio di un raccolto abbondante, ero già perduto mentre pascolavo i miei desideri e i miei anni, la mia ingenua promiscuità alla stessa vita che stava per crollare sui passi di chi mi stava dietro e avanti. Venne il…
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