Mi hai dato da bere vita,
tu che amore sei e,
di tanto esistere,
primordio, epilogo, vittoria.
Ed ora,
null’altro posso
che avere sete della tua sete.
Come per la tua acqua,
della quale mi nutre
la più matura fame.
Zampillano, intanto,
più dei cieli inazzurrati,
sorgenti di puro nardo
dai tuoi occhi,
con quella gioia che presto
possiederà ogni cuore
che si corrobora
nel nostro intimistico presagio.
(23/07/2025)


