Il mio principio secondo alla vita decretò una condizione di tale disgusto interno che nemmeno il dolore poté consolare. E se il costato più non fu intatto è altrettanto vero che tutta la creazione fu l’elemento discordante da ogni mia meraviglia, la sera in cui la sabbia mi bagnò le labbra e il tuo piacere, donna, mi si chinò contro per depauperarmi del sapere, quella linfa che mi rese unico morto prim’ancora di nascere. Finché il figlio, frutto del mio primo principio. A forate dita.
(19/06/2019)