“Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?».
Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro».
Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.”
(Mt 17, 10-13)
Ero quel giorno, con loro.
Tutti troppo stretti nella medesima convinzione
che io dovessi tornare, in un tempo a venire,
a ristabilire ogni cosa
per preparare la Via, per adempiere
la scrittura che mi definiva ultimo precursore.
Eppure nessuno mi riconobbe,
nessuno ebbe fame di me, tantomeno sete.
Si fece di me quel che si volle
poiché così conveniva.
La violenza la lasciammo al mondo
e la pace ai suoi esclusi, gli eletti.
Quando tornerò per rinsaldare vita
e costellare ogni singolo iota nella legge
a definitivo favore della verità
la pace la lasceremo al mondo
e gli eletti faranno al cielo violenza,
quella cara violenza attraverso la quale
si spalancherà l’unica porta del Regno.
Sarò quel giorno.
Con loro io sarò quel giorno.
(11/12/2021)