Categoria: Mutazioni parossistiche

Elaborante sintomo, a formattata misura, svelo l’intelaiatura telescopica del nerbo atomico direzionale divellendo della scurità parallelepipeda normodotata, in auge agli atmosferici globi parassitari identificati nell’asimmetria informe della massa tiepida di ioni partizionati ed elettrodi dalla finalità clorofilliana, il coro atipico dell’inquieto e dell’intuito fino ad oltrepassare le sonorità più infantili dalla formula postdatata. (16/06/2022)

L’immediatezza dello scrupolo, questo innervarsi lecito alla medesima condanna! E nuocersi uno daccanto l’altro nel malapena del dubbio, per l’estremo circostanziarsi dello pneuma scalfito in appendici di sostanza, nel groviglio smatassato dell’anima che detiene il cronicizzarsi atmosferico di quel primato lambente l’alba intronizzata nell’etereo bulbo della meteora della fiamma, luogo che le provate spoglie scuote…

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Acerbe ombre, come delle sgiunte mani le preludianti gesta che anticipano il collasso della stretta, l’equivoco della morsa, evocano una libertà di decomposizione carnea nel declino del partecipe sudore dal rinvenimento ellittico su abnormi substrati coassiali contraffacenti le insane scorie delle costole ripudiate, compromesse, per la dissaldata euforia dei corpi eterei tra membrane midollari e…

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Filamenti tossici, residui di chimica inorganica, atti a sfavorire i livelli ematici di un ambiente ostile alla dissolvenza umana, esplicano la loro bella condotta nelle subalterne frequenze cromosomiche delle edotte entropie rinnovabili oltraggianti vari condotti cerebrali nella miscredenza famelica e prosaica. Viceversa, placche di azoto impoverito, nelle estranianti motilità di sensazioni dissezionate, vertono il godimento…

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Questo spazio di quanti infiniti, di questi quanti spazi per l’interminato stupente nei suoi luminosi quanti, e spazi infiniti e ancora infiniti spazi. E quanti, luminosi quanti per lo stupente interminato, in questo spazio d’interminato stupente, nei suoi luminosi infiniti dell’infinito mio spazio. (17/03/2022)

Nonostante l’ipnagogico indotto geopolitico di un emiciclo addizionale del divenire, arso dallo spaziotempo universale composto dall’univocità dell’indissolubile sé, l’ermeneutica inconclusa della specie in forma d’uomo si compie, come doglia ideale per la rifrazione bellica, con l’abduzione di una tracotanza disinnestata per la migliore prestazione dell’essere. (03/03/2022)

Concatenante, causale. Un fattore inverso, delimitato da una logica immane, furibonda nel suo complesso matematico subordinato all’esecuzione di una geometria immobile, quasi del tutto vuotata della determinazione delle idee, delle opere, della ragione. Come una superficie bidirezionale soppesata dal dubbio isterico e ove la materia tutta trova sconforto e confine nell’immolazione del caos. Ed in…

Continua la lettura “In summa eterica di ogni atlantica concordia” »

La necessità io ho visto farsi voce dell’uomo quando annotta il sole senza consentire armonia nel giuoco placido dei suoi elementi. Oltre me nessuno, di chi mi giaceva accanto, l’ha veduta nella sua drammatica esistenza, nonostante essa fosse emersa per dare testimonianza alla luce. Era quella vera, la piena sintesi dell’incontro tra spirito e anima…

Continua la lettura “L’unità cosmica (nelle udibili auree del presente)” »

La casualità dell’incidenza di un pensiero nel sistema emotivo di un uomo non è definibile, tuttavia è manipolabile. Difatti con la contrazione dei due emisferi cerebrali, a sviluppata endorfina si potenzia, nei luoghi mai esplorati da alcuna forma vivente, la trasmissibilità della vita nell’essere e quindi dell’essere nella vita. Chi deterrà il primato che in…

Continua la lettura “Un divenire immutato nel suo domani” »