Mese: Febbraio 2023
Le sette parole
– Padre, glorificando te, mi santifico di eterno – Agli albori del tuo dolore inarrivabile io ero lì, a te daccanto, affinché la comunione degli eventi mi permettesse di sostare, con identica sostanza trinitaria, in colui che per primo patì la tua onnipotente trafittura per l’origine di ogni somma volontà. Da questa superna scienza di…
La complessa partizione dell’indifferibile fine dei tempi
Le asincronie diffuse, marcate, – coefficienze del pensiero e dei luoghi in dicotomiche variabili di luci e di spazi – siedono puerpere nei crampi obnubilanti le primitive facoltà recettive, sensoriali, per encomiare ogni decompressa fallibilità del neurotrasmettitore serotoninergico e per immergere, così, la loro prole arci-dinamica, vituperata nel corredo genetico e nelle presenze cromosomiche dalle…
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Sarà la tua nuova creazione a cantarti per Gerusalemme
Padre mio, ti rendo grazie e canto il tuo nome, perché hai voluto liberarmi dal pericolo. Come seduto su quattro cavalli, senza riposo, io vedo la gloria tua con la voce che t’appartiene. Deploro chi ai tuoi occhi è perverso, malvagio, poiché è uno stolto che confida solamente nell’uomo. Da quando l’età generava in me…
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Radioattive atmosfere di nucleari pensieri e prologo
Agghiacciati vivete, sotto due membrane di vetro dalla parola tartagliata che collidono le radioattive atmosfere di nucleari pensieri, per rivendicare l’uno lo stato d’aria dell’altro nei circuiti fluviali di una scienza autarchica sospinta dal suo eccidio. L’eliotropia liberata dagli emisferi dei vaneggiamenti e della rabbia ha un diorama vincente per ogni odore rugoso, al tatto…
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Nei tramutamenti sintetici delle stagioni estatiche
“L’uomo apprezzerà il silenzio solo quando questo lo apprezzerà.” Abbisogna di silenzio il mondo ma l’uomo contemporaneo non possiede appercezione alcuna per tale condizione. E così l’esistenza impazzisce, delira, frastornata dal pianto delle bestie nei tramutamenti sintetici delle stagioni estatiche. (03/02/2023)
L’abito dal doppio colore
L’abito dal doppio colore, sempre più logoro e che mal si addice al popolo. Invano, infatti, credono alcuni di rendere un culto all’Altissimo. Essi se ne stanno ritti come tante bestie davanti ai loro dii e praticano il male quali predicatori di morte. Bestemmia è la parola della loro bocca, labbra unte di veleno e…
Dove il tarlo coabita con la vipera
Hanno costruito sassi con le case dei terremotati e si sono rimpinguati il ventre con la sabbia delle relative macerie allargando, così, le loro ingordigie e facendo dei rubati portafogli una cassaforte di rapina e di menzogna, dove il tarlo coabita con la vipera e le uova di quest’ultima non invecchiano poiché non si schiudono…
Con la pace nel petto attraversata da due spighe
Anche se vi fossero fluttuazioni del silenzio, in questo mondo che non è di questo mondo, volatilità dei crimini e dei suoi derivati bellici, io parlerei e lo farei con la pace nel petto attraversata da due spighe. C’è chi non bada più alla causa. Asini da combattimento, vendono la loro anima per quattro soldi…
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