(a Sant’Elia – Profeta)
Come l’acqua d’inverno
pulisce i giorni più oscuri
ti ho amato senza nessuna storia
e senza destino alcuno
Il verde del tuo immenso giardino…
Nella trama dei tuoi sorrisi
ho trovato gaudio e giovamento
eppure tra essi c’è un qualcosa
che tende a ricondurmi altrove
Il forte cedro che non è mai appassito…
Io che sono un tuo sopravvissuto
sento la tua voce che ancora mi cerca
dalle radure libanesi più sconvolte
sino al mare dai sette volti ingialliti
Sono il dissotterrato vivo
senza nessuna storia e senz’alcun destino…
Taci – adesso che la tua parola è corruttibile
poiché nel tuo cuore scoccano i baci del cherubino
Ti amo nell’ultimo mio sempre nuovo respiro
come acqua d’inverno nei giorni remoti più oscuri a venire
Per te fortificherò l’insofferenza dei proliferanti caos
(28/10/2017)