È la parola che abita
Come sorto dalla ferita per un morso da cane questo nuovo giorno ha l’attributo principe di ringhiare sul mondo nei suoi soliti daffare ad esondato dolore. Eppure bronzee sono le risa dei bambini che si odono per i prati baciati dai raggi caldi di un sole che attinge la sua risalita fittizia dalla esuberanza di…
Ritornerò alle tue sudice labbra come una smarrita scrittura e intenerirò perfino le tue viscere quando riconoscerai da quale direzione proverrà il vento della grande inflorescenza dell’essere. Alzando gli occhi con nostalgica meditazione tu alternerai al sorriso moribondo uno sterminato pianto e non proverai, ciononostante, alcuna pietà per le tue creature. In quel giorno, a…
Si viola il respiro d’altri, creatura di ogni tempo e spazio, in conformità a quanto stabilito dalle norme sperequanti ogni addizione all’esistere. È così che l’uomo scivola nei più bui meandri di un assillo geopolitico dal claudicante broglio e dal flusso interrotto della disciplina diplomatica antecedendo alla logica del diritto la regola del fare e…
L’Essere fa da pontefice tra le realtà prime della vita e le realtà ultime della morte. Per quale motivo, l’uomo, è chiamato a oggettivizzare se stesso in questa missione di passaggio è chiaro, dunque, solamente a chi si deciderà per il primo o per l’ultimo viaggio e le stesse realtà ne tracceranno il testimonio. (25/11/2022)
Meglio scernere la materia che il caos, la fame che la capacità. (23/11/2022)
Agonizzando nel delirio fustigante dei mancati silenzi l’anima dell’uomo diviene l’umor evitico di una clamorosa doglia che per riconciliarsi all’essere, levata in tentazione, s’addormenta. (23/11/2022)
Si coabita in paesi sovra prezzati dal sommario annullamento della dimensione profonda e razionale della logica del giusto e del normale, sottomessi finanche ai propri non acclarati limiti, e in questa interdipendenza fraudolenta dei medesimi destini ci si volge talvolta avanti, talaltre dietro, dimenticando che al presente si nasce con il bel respiro piantato verso…
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Ogni disconnessione dalla parola conduce l’uomo nell’alveo archetipico della follia e dell’ignoranza ove ad emergere tra le gerarchie delle sue stoltezze primeggia la coatta ripetizione di una volontà che gli appare come sua e che in verità, in verità non è altro che il simulacro di ogni sua perduta speranza. Ed il rimorso spento e…
Nessuna regola per l’inevaso discernimento. Chi riconosce il rapido assolversi delle pene imputabili alla sciagurata condotta del padrone riduce il rischio di una interminabile mattanza mentre, ammassati dalla fierezza, vi sono uomini che calpestano la lingua dei poveri con l’intelletto delle bestie. (17/11/2022)