L’acino ancor acerbo dei nostri presenti pensieri
E non fu ciò che tentammo tantomeno il dolore che pervase delle nostre parole i grembi fertili, rincasando coscienza e vita, slattò l’acino ancor acerbo dei nostri presenti pensieri. Armonia, o armonia che non desti da bere all’assetato né sfamasti al sonno l’affamato, chiamasti, dunque, tutto questo, solamente vento? Chiuderanno le loro gole i giorni…
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