L’andirivieni della complessità

Ha i suoi furtivi tormenti ad osservarci, la pena.

V’è, tra gli alterni attimi, la pietra d’inciampo, la tratta dello scandalo.

È quel ruscello in movimento del conosciuto e del silenzio.

Quando i sensi, tutti, partecipano al riposo del corpo avviene la primavera dell’anima.

Al presente, la pazienza è la forza modulatrice della progressione di ogni spirito.

Molti si beano degli stolti. Bene sarebbe l’inverso o, quanto meno, il tormentarsi.

La pochezza è l’andirivieni della complessità.

Tragicomico. L’elogio doveroso in finzione della realtà.

Tacere. Linguaggio in disuso elastico.