La parabola del cammino

L’asse non chiede mai alla ruota del suo cammino.
Immobile percorre l’infinito.
La ruota non chiede mai al motore del suo giro.
Ruotando percorre l’infinito.
L’infinito non chiede mai al finito del suo cammino.
Infinito percorre col finito.
Ed il mio cammino è al mezzo tra l’infinito ed il finito d’infinito.
Esattamente nel cammino.
E chi si cura del mio cammino è il mio cammino.
Così come il tutto è al tutto in tutto ecco il fare che ho da fare nel fare.
Ed è coniato tra sigilli d’infinito d’infinito.

– 2007 –