Accade una cosa mai udita

Hanno imbellettato le lingue nei fiocchi di un orrido diorama. Tra palato e guancia i chiodi sono pronti per disarmare le parole di Massa. I cavalieri sbadigliano ebbri, i lottatori più non si riconoscono. Babele, dispersa è la metafora. Galleggia soltanto la finzione nelle acque di Meriba, mentre la tua torre crolla. Quale sasso, quale mano. La giustizia del Signore ha cavato il tuo occhio. Mentre il mondo va in cerca cieca del suo catastrofico eroe un resto, larva di Israele e discendenza davidica presente, medita la pace. Ed ecco. Accade una cosa mai udita. Prima di addogliarsi la sterile ha concepito sette volte. Prima che il messaggero parlasse il lieto annuncio è arrivato tra le labbra di suo padre, ancora muto, per la lingua inchiodata tra guancia e palato. Beato chi ascolterà parlare la sua gioia e la metterà in pratica.

(18/02/2023)