Io, ma non io, abito l’idea delle nazioni
Sono morto, come un relegato alle tenebre, nel loro aborto mal occluso dalla sevizia, dimenticato nella mia età perfino dal tempo. Percosso nel pensiero che mi sopravvive, abito l’idea delle nazioni, prim’ancora di incarnarmi nel dolore mai taciuto dei popoli. Ecco. La mia parola è come frutto da latte materno, focaccia d’uva passa. Hanno calpestato…
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