Quale fiore, quale indumento più fragile

Hanno cercato.

Argento e cenere, carnivore parole da trangugiare senza fatica e lasciando ad altri l’affanno. Di vetro imbalsamato hanno trovato la guerra che mai si consuma, col suo pugnale di marmo ficcato nel fianco ed ancora carnivore parole da trangugiare senza fatica e l’affanno. Oh, l’affanno! Questa ideazione beffarda che lascia nell’animo la calura del mancato respiro, forse l’essere tutt’uno con l’altro in prossimità del rapporto disilluso con la morte. E il sorriso. Un’attività di confine dove l’apparenza dirige e il piombo dipana. No. Non smette di realizzarsi questa storia losca, la nostra. Quale fiore, quale indumento più fragile piangiamo e piangeremo, illeso, sui binari che si accavallano in un ristagno di vien vieni e via vai. Hanno cercato. E tra neve e mare hanno sfidato la terra.

(27/02/2023)