La memoria del volere aperta
Innumeri passi, non rintracciabili, calcano le loro immani fatiche ognuno in ognuna delle mie parole. E anche la calpestata terra fibrillando ne incide i suoni, si lascia sfregiare, lo sottende: l’estraneità non sarà mai nuova per alcuno così come non tacerà il silenzio, anche il più ben disposto, nella dimora eletta dal divenire a porpora…